Tricolore di Oliosi

Tricolore di Oliosi

Il 24 giugno 1866, durante la battaglia di Custoza, nei pressi di Oliosi, dieci ufficiali, sei sottufficiali, tre caporali, e diciassette soldati semplici (compreso il portabandiera) del 1º battaglione appartenente al 44º reggimento della brigata "Forlì", assieme a un sottufficiale del 43º reggimento della medesima brigata e a un soldato delle guide, si rinchiusero a difesa nella cascina Castellano d'Oliosi, oggi Casa Benati, circondati dagli austriaci; sotto il comando del capitano Baroncelli, l'ufficiale in grado più anziano, sostennero per due ore e mezzo (dalle 9.00 alle 11.30) gli assalti del nemico.

Vista l'impossibilità di ricevere soccorsi e di tenere ulteriormente la posizione a causa dell'incendio appiccato alla cascina da parte delle truppe nemiche ed essendo a corto di munizioni, i militari italiani decisero di arrendersi. Tuttavia, prima di consegnarsi prigionieri agli austriaci, i militari italiani, per non dare al nemico il loro stendardo militare, stracciarono il drappo della bandiera tricolore simbolo del 44º reggimento in tredici pezzi, suddivisi tra i presenti, e nascosero quei brandelli di stoffa sotto la giubba, mentre la freccia della bandiera venne sepolta sotto la cenere del focolare.

Terminata la guerra fu possibile recuperare undici delle tredici porzioni del drappo e ricostruire così la bandiera, che passò alla storia con il nome di "Tricolore di Oliosi".


 

Monumento a Villarey:

Inaugurato il 22 Dicembre del 1867, in omaggio al Generale Onorato Rey di Villarey che proprio in quel luogo morì squarciato da palle di fucile durante la battaglia. Villarey fu l’ufficiale più alto in grado caduto a Custoza e decorato con la medaglia d’oro al valore militare. Sono scritte sull’obelisco le seguenti parole:

“Al formidabile capitano e ai compagni partecipi alla sua morte e alla gloria su questi campi il vigesimo quarto giorno del Giugno 1866 la brigata senza pianto ergeva.” Da specificare che è uno degli unici monumenti in cui il Capitano Villarey è citato solo “ il formidabile capitano”.

 

Casa Benati:

Il 24 giugno 1866, data nota per la battaglia di Custoza, la Brigata “Forlì” (43° e 44° reggimento di fanteria) che si dirigeva verso Castelnuovo fu attaccata dalla cavalleria leggera austriaca. Un gruppo di militari occupò casa Benati, a Oliosi, resistendo sino a quando gli austriaci non appiccarono il fuoco. Prima di arrendersi, Ufficiali e soldati della “Forlì” divisero il drappo in strisce verticali, che ognuno nascose sotto la divisa, custodendole nella prigionia. Dei probabili 13 pezzi ne furono in seguito recuperati 11 e la Bandiera, ricomposta, fu riconsegnata al 44° reggimento. La bandiera di Oliosi è conservata presso il Sacrario delle bandiere, all'interno del Monumento nazionale a Vittorio Emanule II (Altare della Patria - Il Vittoriano) in Roma: in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia, il 2 giugno 2011, la bandiera di Oliosi è sfilata, su di un affusto di cannone e trainata da cavalli, ai Fori imperiali, aprendo la “Rivista militare”, o “Parata”, durante l'annuale Festa della Repubblica. 

Ex scuola elementare di Oliosi:

L’ex scuola elementare di Oliosi ospita le sale museali dedicate ai soldati caduti il 24 giugno 1866 e alla figura del generale Rey di Villarey. Il percorso emozionale è composto da due spazi espositivi e da un'aula didattica, per conoscere le eroiche gesta dei protagonisti della battaglia.

Per maggiori informazioni visitare: https://www.risorgimentoliosi.it/